![]() di Robert Todd Carroll
Versione italiana a cura di Dario Ventra |
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PIROBAZIA (CAMMINARE SU BRACI ARDENTI) La pirobazia è l’arte di camminare scalzi su carboni, braci o
pietre ardenti senza ustionarsi le piante dei piedi. In certe culture, come
quella indiana, il percorso sul fuoco è parte integrante di rituali religiosi,
spesso associato ai poteri mistici dei fachiri. In America invece tale pratica
è stata solo recentemente accolta dalla New Age come esercizio per il
potenziamento di sé stessi e per l’accrescimento della propria spinta
motivazionale. Tony Robbins ha diffuso la pirobazia per dimostrare la possibiità che
tutti hanno di compiere ciò che apparentemente sembrerebbe solo impossibile, e
per rendere nostre abilità ciò che prima erano soltanto delle paure. Tuttavia
lo stesso Robbins non ritiene che la forza della mente di poter superare il
timore di ustioni abbia una qualche origine paranormale. Il superamento di una
simile paura è presentato come un passo nella rieducazione della mente, quasi
come se il giudizio del fuoco rappresentasse l’iniziazione per l’ingresso a una
congrega molto speciale di amanti del rischio. Per i timidi e chi si sente
impotente in mezzo ai fiammeggianti provocatori della vita quotidiana,
un’impresa come percorrere a piedi nudi una distesa di braci ardenti deve
rappresentare indubbiamente un evento molto significativo! Robbins avrà anche reso nota la pirobazia, ma Tolly Burkan, fondatore
del Firewalking Institute for Research and Education, afferma di
essere stato il primo a portare tale pratica in Nord America. Secondo Burkan,
camminare sul fuoco è “un modo di superare convinzioni, paure e fobie
limitanti.” L’idea di deambulare sui carboni ardenti senza subirne le ustioni può
effettivamente apparire impossibile a molti, ma di fatto non lo è più di quanto
lo sia mettere la mano in un forno caldo senza scottarsi: fintanto che
manterrete la vostra mano a mezz’aria e non a contatto con le pareti del forno
o quanto vi è contenuto all’interno, non vi scotterete, per quanto esso possa
essere rovente. Come mai? Perché “l’aria ha bassa capacità termica e scarsa
conduttività termica…”, mentre il nostro corpo ha invece una capacità termica
elevata (Leikind & McCarthy, 188). Per non parlare di chi indossa guanti
isolanti o “presine”: il materiale isolante svolgerà semplicemente il suo
compito! Pertanto, seppure i carboni fossero roventi fino a varie centinaia di
gradi, una persona dotata di normali piante dei piedi non si ustionerebbe
purchè non impiegasse troppo tempo ad attraversare il percorso o purchè il tipo
di carbone impiegato non avesse una capacità termica particolarmente elevata.
Rocce vulcaniche e tizzoni di legno di alcune qualità faranno proprio al caso
in questione! Inoltre, “sia il legno stagionato che la carbonella sono ottimi isolanti
termici… Il legno lo è persino quando sta già andando a fuoco, mentre la
carbonella è un isolante quattro volte più efficace del legno stagionato secco.
Per giunta la stessa cenere prodotta dalla combustione del carbone è un
conduttore termico tanto scarso quanto quest’ultimo o il legname” (Willey). Nonostante tutto qualcuno finisce per bruciarsi nell’attraversamento di
braci ardenti, non per mancanza di fede o di forza di volontà, ma perché i
carboni si sono arroventati eccessivamente o sono di una qualità a
relativamente alta capacità termica; o magari chi cammina aveva piante dei
piedi troppo sottili o non si è mosso abbastanza velocemente. Anche dei carboni
ad altissima temperatura e a elevata capacità termica possono essere percorsi
senza tanti problemi se i piedi sono adeguatamente isolati, ad esempio da uno
strato di liquido come acqua o semplice sudore (pensate a come ci si possa
bagnare un dito e quindi immediatamente toccare un ferro arroventato senza
ustionarsi). Di nuovo, è necessario muoversi con una certa velocità per
prevenire danni! Anche sapendo tutto ciò, ci vuole una buona dose di coraggio per
praticare la pirobazia. Quando Michael Shermer (direttore della rivista Skeptic
e autore di diversi saggi scettico-scientifici) si cimentò nell’impresa per la
trasmissione televisiva The Unexplained era provvisto di tutte le
conoscenze del caso, ma la paura era ancora tutta lì! I nostri istinti ci
diranno ugualmente: “Non farlo, idiota!” La pirobazia richiede sia fede che una
buona preparazione in materia: fede nell’adeguata sistemazione preliminare dei
carboni, nella propria capacità di muoversi velocemente, e che il tutto in
pratica si svolgerà come prevedibile in teoria. Eppure, se la persona si
procurerà delle ustioni o meno dipenderà veramente dalla qualità dei carboni e
dai suoi movimenti, piuttosto che dalla sua forza di volontà, da poteri mentali
che lo proteggano o da qualsiasi altra dote paranormale o soprannaturale.
Riferimenti bibliografici e sul Web |
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Last
updated 11/21/10 |