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Versione italiana a cura di Dario Ventra |
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GRAFOLOGIA
La grafologia è lo studio delle calligrafie, volto
particolarmente all’analisi caratteriale delle persone I veri esperti
nell’analisi calligrafica sono noti come “calligrafi legali” o “grafologi
giudiziari”, non semplicemente “grafologi”, e il loro compito consiste nello
stabilire l’autenticità o la contraffazione di documenti manoscritti in contese
legali, basandosi appunto su elementi quali convoluzioni nelle lettere, puntini
sulle i e barrature delle t, spaziatura e inclinazione dei
caratteri, loro dimensioni, segni ricorrenti in chiusura di parole o paragrafi,
e via dicendo… I grafologi, dal canto loro, prendono in considerazione tutto quanto
abbiamo appena menzionato, ma con la convinzione che simili dettagli nella
scrittura a mano possano essere manifestazioni fisiche di processi e stati
mentali inconsci. Un grafologo ritiene che tali dettagli possano rivelare di
una persona tanto quanto si possa ottenere per mezzo di astrologia, chiromanzia,
psicometria, o il test di Myers-Briggs. Non vi è peraltro alcuna prova che
l’inconscio [qualunque cosa esso sia, il che è altrettanto lontano dall’essere
scientificamente verificabile; N.d.T.] sia fonte di verità sugli individui, e
ve ne sono ancor meno sul fatto che la disciplina grafologica possa costituirne
una via d’accesso. Si sostiene che la grafologia sia utile per tante cose, dalla verifica
delle condizioni fisiche a quella della moralità di un individuo, dal
riconoscere esperienze di vita passate all’individuare talenti nascosti o
problemi di salute mentale. Tuttavia, “nel corso di studi in cieco
appropriatamente controllati, ove i campioni manoscritti non contenevano niente
che potesse trasmettere indizi su cui basare una predizione (ad es., un brano
ricopiato da una rivista), i grafologi non sanno riconoscere tratti salienti
della personalità meglio di quanto farebbero semplicemente tirando a
indovinare…” [tratto da “The Use of Graphology as a Tool for Employee Hiring and
Evaluation”, documento a cura della British Columbia Civil Liberties Association].
Senza contare che persino dei
profani in materia sono in grado di identificare correttamente il sesso di chi
scrive qualcosa nel 70% circa dei casi (Furnham, 204). Vi sono varie tecniche cui i grafologi fanno ricorso, che apparentemente
sembrano ridursi a impressioni tratte da particolari quali pressione applicata
al foglio, la spaziatura di parole e lettere, dettagli grafici nelle varie
lettere, dimensioni e orientamento dei caratteri, velocità e costanza nella
scrittura, ecc. Sebbene i grafologi lo neghino recisamente, il contenuto dei
manoscritti è uno dei fattori più importanti nella loro analisi delle
personalità, nonostante il contenuto di un testo sia naturalmente indipendente
dalla calligrafia con cui esso è stato scritto e dovrebbe comunque restare non
rilevante ai fini della valutazione del soggetto. Barry Beyerstein (1966) considera molte delle concezioni dei grafologi
alla stregua di magia simpatica, come ad esempio l’idea che lasciare ampio
spazio fra le lettere indichi una propensione a isolarsi e alla solitudine,
poiché lettere ben separate indicherebbero che qualcuno non si unisce
facilmente ad altri e ha difficoltà nel contatto ravvicinato. Un grafologo
afferma addirittura che la natura sadica di una persona possa essere tradita
dal fatto di barrare le t con trattini somiglianti a delle fruste! Ma
poiché non vi è alcuna teoria generale utile a rendere conto del perché
l’analisi grafologica dovrebbe poter essere realmente efficace, non sorprende
nemmeno che manchino evidenze empiriche circa la valida correlazione fra
particolari grafici della scrittura manuale e interessanti tratti di una
personalità. Adrian Furnham scrive:
Alla lettura a freddo potete aggiungere l’effetto Barnum o l’effetto Forer, la conferma collettiva e la conferma selettiva, e avrete una prospettiva piuttosto completa di come giudicare la popolarità della grafologia. La grafologia in effetti è un altro di quei sogni impossibili di quanti cercano a tutti i costi un metodo facile e rapido che li aiuti a decidere chi sposare, chi ha commesso quel crimine, chi dovrebbero assumere, quale carriera intraprendere, dove trovare risorse idriche o petrolifere, o persino i tesori nascosti, ecc.ecc. La grafologia non è che l’ennesima forma di ciarlataneria chiamata a sostituire il lavoro serio e duro [o più spesso, il peso delle responsabilità individuali; N.d.T.]: piace a chi non ha abbastanza pazienza per questioni problematiche come condurre un’attenta ricerca, analizzare le evidenze, ragionare in maniera logica, e verificare le proprie ipotesi. Se siete in cerca di risultati e li volete qui e ora, espressi con forza e senza dubbi di sorta, la grafologia farà per voi. Ma se comunque pensate di potercela fare a sopportare delle incertezze e a valutare ragionevoli probabilità nella vita di tutti i giorni, potreste tentare qualcos’altro per scegliervi un coniuge o assumere un dipendente. D’altra parte, se non avete alcun problema a discriminare il prossimo sulla base di sciocchezze pseudoscientifiche, allora vogliate almeno mostrare un po’ di coerenza affidandovi prima di tutto a una buona tavoletta ouija perché vi sia d’aiuto nella scelta del grafologo giusto, cui potrete successivamente rivolgervi… Riferimenti bibliografici e sul Web
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Last
updated 11/21/10 |